Onlyfans: la sessualità ribaltata

6 Ott, 2023News

NOVITÀ

La tutela dei minori passa da La Manica

A cura di Rosanna Milone

ONLYFANS E LA SESSUALITÀ RIBALTATA

Una delle principali preoccupazioni dei genitori di oggi è il facile accesso alla pornografia da parte di bambini e ragazzi.

Se fino a poco tempo fa il timore era principalmente che i bimbi accedessero alle piattaforme online più note e di facile accesso, vedendo precocemente, quindi, contenuti inadatti che possono influire sul loro benessere emotivo, oggi il web propone contenuti non adatti a minori anche in luoghi inaspettati

E non solo fa paura per ciò che i piccoli potrebbero vedere, ma terrorizza perché i giovanissimi possono essere spinti a farne una forma di guadagno facile

Ed è proprio la sensazione di poter guadagnare facilmente ma “a costo zero” che spinge i ragazzi a voler produrre contenuti da vendere online su piattaforme specifiche.

Uno di questi strumenti è OnlyFans: ne parlano tutti, eppure nessuno ammette di essere abbonato.

Parliamo della piattaforma più chiacchierata, fuori e dentro la Rete.

Si tratta del servizio in abbonamento che i creator mettono a disposizione dei propri “fans”, anzi, esclusivamente per loro (only). Contenuti esclusivi, naturalmente a pagamento, per la grandissima parte di natura sessuale.

Onlyfans è anzitutto un sito, non un’App, neanche un social network, eppure buona parte del suo mercato arriva da qui. Per iscriversi bisogna essere maggiorenni, lo stesso vale per i fornitori di contenuti, ma è proprio così? 

Un dato, più di altri, fotografa il ruolo che questa piattaforma si sta ritagliando non solo nel mercato, ma anche nel comune sentire. Partiamo da qui, dal meccanismo che caratterizza la piattaforma. Da una parte gli “idoli”, dall’altra gli “adepti”. Da un lato ragazze e ragazzi giovanissimi, anche appena maggiorenni, dall’altro gli utenti solventi, in larghissima parte ultratrentenni.

Questo delta aggiunge all’analisi un pezzo fondamentale per ottenere un quadro completo rispetto a un fenomeno che in qualche modo viene accostato all’emancipazione sessuale, ad una libertà, anche economica, che per molti sta contribuendo a regolamentare attitudini e carriere da sexworker.

La realtà però è ben diversa e, grattando la patina dorata, si scopre che non è tutto oro quello che luccica. Il rapporto con i follower è molto più diretto, se confrontato con i tradizionali social network. La relazione intima con i “seguaci” assicura una certa fidelizzazione, ma comporta anche dei rischi per i creator, specialmente se inesperti. Negli Usa, dove Onlyfans spopola, si sono verificati diversi casi di stalking, minacce e pedinamenti, che hanno obbligato diverse modelle esponevano nudi artistici a rivolgersi alle Forze dell’ordine. 

onlyfans di coppia

Onlyfans: l’illusione del guadagno facile, sta convincendo molti ragazzi ad aprire un canale, con un impatto notevole sulle relazioni interpersonali e lavorative

Un condizionamento che interessa anche le giovani coppie, che esibiscono a pagamento la propria intimità attraverso performance live e filmati dedicati. I primi mesi possono fruttare un notevole guadagno, ma alla lunga il potenziale del pubblico si esaurisce, spingendo il target a cercare nuove esperienze.

Il giro d’affari di Onlyfans supera il mezzo miliardo di dollari ma, a fronte di poche star luminose, il guadagno medio per chi fa di questa piattaforma la principale attività lavorativa non supera le 1000 euro al mese. Anche perché l’azienda trattiene il 20% delle “donazioni”. Un meccanismo che, per molti, è assimilabile al mercimonio. Volendo concedere tutti i benefici del dubbio, restano tante riserve. Soprattutto in ambito educativo.

Se la piattaforma si rivolge ufficialmente agli adulti, il coinvolgimento dei minori è comunque assicurato dalle interazioni con i social più abitati dai giovanissimi.

Ci sono casi in cui influencer popolarissime, come la professoressa di “corsivo” Elisa Esposito, sbarcano su Onlyfans scatenando la curiosità di un vastissimo pubblico.

Mentre il più delle volte la logica è quella inversa, con i creator di Onlyfans che aprono profili su Instagram, Telegram e TikTok per promuovere il proprio canale.

In entrambi i casi le media company hanno adottato delle contromisure, tramite algoritmi che selezionano e bloccano testi e video in cui si menziona il nome della piattaforma per adulti.

Per superare questo check point basta utilizzare le iniziali O (only) e F (fans), tanto che OF risulta una delle “parole” più indicizzate.

onlyfans di coppia

Come sempre, più che l’intelligenza artificiale, policy o normative facilmente aggirabili, la via maestra per garantire una piena consapevolezza e una maggiore tutela ai soggetti più fragili restano l’ascolto e il dialogo, a partire dai ragazzi.

In che modo, quindi, affrontare un argomento tabù come la sessualità?

Nessuno pretende di tornare alla favola delle api e dei fiori, tantomeno allo stereotipo superato del “principe azzurro”, ma di certo serve un gancio, una sponda amica per trovare un punto di contatto con il pianeta dei teenager.

Fondazione Carolina ha messo a disposizione della comunità educante strumenti e risorse costantemente aggiornati, pratici e mirati. Basta accedere a www.minorionline.com, il portale sul benessere digitale rivolto a genitori, docenti e adulti con responsabilità educative.

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