Il tuo 5×1000 per il pronto intervento sul disagio online

19 Mag, 2023News

NOVITÀ

Ogni anno Fondazione Carolina incontra mediamente 75.000 studenti distribuiti in tutta Italia, anche attraverso progetti di educazione continua per la tutela dei minori online.
In questi anni i nostri esperti, dagli educatori professionali ai componenti del nostro Centro Studi, hanno attestato un aumento degli interventi nelle scuole, in linea con le disposizioni del Ministero dell’Istruzione, nonché dell’introduzione della Cittadinanza Digitale all’interno delle ore destinate alla nuova Educazione Civica.
Eppure i casi di cyberbullismo e di violenza sul web continuano ad aumentare. Un segnale che conferma quanto, al di là della buona volontà, manca una politica organica e mirata rispetto ad una dinamica sempre più percepita dalle nuove generazioni e dalle famiglie.

Un ragazzo su due è vittima di bullismo online

Secondo il report dell’Istituto di Ricerca Eures, gli atti di bullismo vengono prevalentemente commessi all’interno della classe. Un fenomeno che, anche nella sua declinazione digitale, emerge soprattutto nel periodo preadolescenziale.

L’indagine attesta che oltre il 50% degli alunni delle primarie sia stato almeno una volta vittima di qualche forma di bullismo.

Un trend che, in assenza di interventi, proietta una lunga ombra d’incertezza sulla scuola di domani e sul percorso di crescita delle nuove generazioni.

Sexting, un fenomeno in aumento

Le statistiche parlano chiaro: due ragazzi su tre dichiarano di aver ricevuto almeno una volta dei messaggi sessualmente espliciti su Internet. L’indagine, condotta dalla Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss), ha coinvolto 3.500 ragazzi fra gli 11 e i 24 anni.

Il 12,8% del campione dichiara di aver condiviso almeno una volta una foto o un video intimi di altre persone senza aver prima richiesto il consenso.
Due ragazzi su tre hanno rivelato di aver ricevuto almeno una volta dei messaggi sessualmente espliciti.

Inoltre, alla logica della prevenzione e del confronto, anche quando ben sviluppata, occorre associare un servizio serio e continuo di supporto. Un sostegno concreto per le vittime del web, ma anche per il recupero di quei giovani, giovanissimi, che si macchiano di condotte negative nella sfera digitale.

una ragazza naviga online con il proprio smartphone

Rescue Team, il primo servizio per le vittime online

Per questo Fondazione Carolina ha creato una squadra di professionisti a servizio delle scuole, dei ragazzi e delle famiglie.
Si chiama RE.TE. / Rescue Team e garantisce un supporto tempestivo, anche in presenza, a tutela delle vittime di violenza e disagio online.
Si tratta di un’equipe di professionisti dalle competenze in ambito educativo, psicologico, legale e comunicativo, che agisce insieme a tutela delle vittime, ma anche per il recupero dei bulli. Un’equipe interdisciplinare che opera in una logica di tempestività, anche in presenza, se necessario in coordinamento con le Forze dell’Ordine e i Servizi socio sanitari.

Nel biennio 2021-2022 il servizio di Pronto intervento cyber, RE.TE – Rescue Team, attesta oltre 200 interventi continuativi a supporto di studenti e famiglie su tutto il panorama nazionale. Dopo la fase di gestione dei casi da remoto, imposta dalla pandemia, con l’allentarsi delle restrizioni l’équipe di esperti ha ripreso le attività in presenza dalla primavera del 2022.

Le segnalazioni riguardano per il 40% casi di cyberbullismo, non solo tra pari, ma anche verso docenti (25%).

Aumentano le condotte illegali attraverso l’utilizzo dei gruppi Telegram (14% delle segnalazioni), mentre i casi di sexting si attestano sugli 11 punti percentuali.

Seguono adescamento e furti d’identità (5%) e revenge porn (3%).

Il restante 2% interessa gli altri fenomeni che rappresentano i principali pericoli online, dal vamping alla ludopatia, fino all’alimentazione da videogame.

Numeri dietro ai quali ci sono delle storie.
Persone, famiglie, sogni e dolori che non si possono spiegare. Se non con un abbraccio e la forza del sorriso. Quello che non deve mancare mai, neppure nel buio della solitudine.

Aiutaci a garantire questo servizio, considerato da tutti il primo Pronto Intervento “cyber” a disposizione delle famiglie, delle scuole e di tutti luoghi frequentati dai ragazzi; dagli oratori ai centri sportivi.
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