progetto re.te.

Il servizio di pronto intervento cyber di Fondazione Carolina

RESCUE TEAM

una squadra di professionisti

Pronto intervento pericoli onlineRE.TE. (Rescue Team), è il servizio di pronto intervento cyber di Fondazione Carolina

Un’azione tempestiva che si concretizza con interventi di prossimità a sostegno dei minori vittime di violenza online in sinergia con le istituzioni e la comunità educante. 

Re.Te. risponde alle crescenti richieste di supporto tramite un approccio a 360 gradi nell’ambito di situazioni più o meno emergenziali di pericoli online, ad esempio: cyberbullismo, diffusione materiale pedo-pornografico, adescamento minori online, sexting

Si tratta di un’equipe interdisciplinare che abbraccia competenze in ambito educativo, psicologico, legale e comunicativo. 

Professionisti che agiscono insieme a tutela delle vittime, ma anche per il recupero dei bulli.

COMPOSIZIONE E FUNZIONI DELL’EQUIPE interdisciplinare

Le equipe interdisciplinari sono 3 e dislocate (nord, centro e sud) per garantire una copertura su tutto il territorio nazionale. Le diverse equipe sono coordinate dall’equipe principale di Milano.

La singola squadra operativa è composta da 4 esperti, ciascuno competente in uno dei seguenti settori professionali:

    • Psicologico psicoterapeutico
    • Educativo e pedagogico
    • Legale
    • Comunicazione e media

L’equipe interdisciplinare si avvale della consulenza ad hoc di:

    • Forze dell’ordine
    • Esperti informatici
    • Servizi di neuropsichiatria infantile territoriali

CONTATTA RE.TE.

Il Rescue Team può essere contattato dal singolo, dalla scuola, dalle Istituzioni, da un ente di animazione e/o educazione e/o formazione. 

Contattare tramite email: rescueteam@fondazionecarolina.org 

COME FUNZIONA RE.TE.

Re.Te. è un servizio integrato che segue la persona o l’istituzione in tutte le varie fasi del processo: dall’accoglienza della domanda alla co-progettazione degli interventi, fino agli interventi diretti qualora necessari. La presenza di diverse professionalità permette di affrontare la situazione dai diversi punti di vista: psicologico, educativo, legale, di comunicazione e di raccordo col territorio, con un approccio integrato e coordinato in modo che l’azione sia efficace su più campi.

Riferimento per la progettazione e attuazione degli interventi è il modello biopsicosociale, una strategia di approccio alla persona e al contesto che attribuisce il risultato della sofferenza, così come del benessere, all’interazione intricata e variabile di fattori biologici, psicologici e sociali. Nell’interpretare le diverse situazioni problematiche viene fatto riferimento in particolare alla teoria ecologica (Bronfenbrenner), secondo la quale possiamo comprendere il comportamento degli individui soltanto prestando attenzione alla totalità degli ambienti di cui fanno parte

Ciò significa che nell’approcciarsi ad un caso più o meno emergenziale di cyberbullismo bisogna considerare che ciascun individuo si trova inserito in diversi ambienti, reali e virtuali, e che questi ambienti fanno parte di contesti più grandi, che ne influenzano le caratteristiche. Questo approccio permette di non considerare mai la situazione di cyberbullismo solo da un punto di vista, ma di prendere in esame sempre la complessità del sistema bio-psico-sociale dal quale quel particolare episodio è emerso. 

Di conseguenza ogni intervento è progettato per agire in diverso modo e sulla base della valutazione della situazione specifica, a partire da ogni vertice di osservazione. Nella convinzione che si debba guardare al mondo digitale non secondo la dicotomia che separa reale e virtuale, e li intesi come mondi separati, ma secondo la prospettiva che integra nell’esperienza onlife – richiamata da Floridi – la vita dentro e fuori dal web.

Il cyberbullismo viene considerato non semplicisticamente come un fenomeno esclusivamente e primariamente online, ma come comportamento disadattivo e violento che si manifesta online, ma che origina da ed ha conseguenze sull’intero contesto di vita degli individui e dell’ambiente, nel micro e nel macro sistema. Pertanto ogni azione, sia essa di prevenzione o di supporto nell’emergenza, tiene conto di questa complessità nel progettare interventi che coinvolgano gli individui, le famiglie e il contesto, capaci di valutare tutti gli aspetti in campo (psicologici, educativi, legali e di comunicazione).

Diffusione territoriale e risorse di prossimità

L’equipe interdisciplinare svolge, inoltre, un lavoro di conoscenza e presa di contatto con le realtà che sul territorio si occupano già di cyberbullismo, educazione digitale e cura per le fasce di popolazione giovanile. Ad esempio: oratori, servizi pubblici di neuropsichiatria infantile, forze dell’ordine, associazioni educative di doposcuola o centri di aggregazione giovanile. Tale networking permette di avere una rete, sia per poter affrontare l’emergenza sia per poter progettare i necessari percorsi educativi da mettere in atto successivamente per garantire continuità educativa.

CONTATTACI

Sei minorenne vittima di violenza online o sei un adulto che vuole denunciare e ricevere supporto per disagi online vissuti da un minorenne?

Il Rescue Team può essere contattato dal singolo, dalla scuola, dalle Istituzioni, da un ente di animazione e/o educazione e/o formazione.

Contattare tramite email: rescueteam@fondazionecarolina.org 


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